Interventi di mastoplastica additiva a Milano

Il desiderio di avere un seno più morbido, e di conseguenza una figura più sensuale e femminile, riguarda molte donne, che sempre più spesso ricorrono al chirurgo estetico per migliorare il proprio aspetto, ottenere un corpo più attraente e raggiungere un maggiore livello di autostima e sicurezza di sé.

La necessità di ritoccare il seno può derivare da diverse motivazioni, in genere si tratta di risolvere un problema naturale di cedimento, dovuto al trascorrere del tempo così come alle gravidanze o alle modifiche del peso corporeo, in altri casi può riferirsi invece al desiderio di modificare le dimensioni di un seno naturale troppo scarso.

Per ottenere un risultato eccellente, occorre ovviamente rivolgersi ad un chirurgo specializzato, qualificato e di comprovata affidabilità e competenza. Gli interventi di mastoplastica additiva a Milano eseguiti dal Dottor Gianluca Campiglio garantiscono la massima sicurezza e accuratezza e l’impiego di tecniche di ultima generazione. Oggi si può dire che, grazie ai progressi della chirurgia e all’uso di materiali di qualità, sottoporsi ad un intervento di mastoplastica o comunque ritoccare il seno non comporti alcun rischio.

Mastoplastica additiva a Milano: come si svolge l’intervento

La mastoplastica additiva è una tecnica della chirurgia estetica che permette di aumentare il volume del seno mediante l’inserimento di una protesi in materiale idoneo. L’intervento può riguardare, come si è detto, un problema di seno naturale molto ridotto, oppure lo svuotamento dovuto alle gravidanze e ai cali di peso.

Il chirurgo estetico, mediante la mastoplastica additiva, riesce non solo ad aumentare il volume del seno, ma anche a rimodellarlo, risolvendo quindi eventuali deformazioni o asimmetrie. Dopo avere effettuato un’incisione sotto ai seni naturali della paziente, vengono inserite le protesi in silicone: si tratta di dispositivi medici autorizzati dalle istituzioni pubbliche sanitarie.

L’intervento prevede l’applicazione di un drenaggio, tuttavia il decorso è di pochi giorni e spesso non è necessario ricorrere all’anestesia totale.